Dopo la “riflessione” legata al Digital Markets Act, Threads, il nuovo social di Meta, ha debuttato ufficialmente anche in Italia e nel resto d’Europa giovedì 14 dicembre. Già dallo scorso mese di luglio, era diventato disponibile in USA, Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda e Giappone.
Threads è un social network della categoria microblogging: è soprattutto incentrato sulla condivisione di brevi porzioni di testo e lascia la possibilità di caricare link, foto e video, con i limiti di 500 caratteri per i post e 500 minuti per i video. Il funzionamento è molto semplice e ricorda molto il Twitter dei primi tempi. Si può usare dalle app Android o iOs, così come nella sua versione web, da browser. Ha un’interfaccia molto semplice e pulita, con una serie di icone piazzate nell’apposita barra.
Il fact-checking su Threads
Al di là di ciò che è possibile fare (o non fare), ci sono sicuramente alcune tematiche che, più delle altre, hanno attirato la curiosità dei più attenti. Tra questi, le gestione delle fake news.
Sul blog di Meta, in un post aggiornato proprio nella giornata del 14 dicembre, si legge:
“All’inizio del prossimo anno, i nostri partner di verifica dei fatti di terze parti saranno in grado di esaminare e valutare i contenuti falsi su Threads. Attualmente, quando un fact-checker valuta un contenuto come falso su Facebook o Instagram, estendiamo tale valutazione a contenuti quasi identici su Threads, ma i fact-checker non possono valutare da soli il contenuto di Threads.
Recentemente abbiamo dato agli utenti di Instagram e Facebook maggiori controlli, consentendo loro di decidere quanti contenuti sensibili o, se si trovano negli Stati Uniti, quanti contenuti verificati visualizzare su ciascuna app. Coerentemente con questo approccio, stiamo anche portando questi controlli su Threads per dare alle persone negli Stati Uniti la possibilità di scegliere se vogliono aumentare, abbassare o mantenere il livello predefinito di retrocessioni sui contenuti verificati nei loro feed. Se scelgono di vedere contenuti meno sensibili su Instagram, tale impostazione verrà applicata anche su Threads”.
